Licodia Eubea, arriva La Rassegna del Documentario e della comunicazione Archeologica

La bellezza della Sicilia risiede anche nel fatto che spesso è possibile ritrovarsi in situazioni di alto valore culturale dentro cornici molto preziose che rendono quell’evento ancora più particolare e suggestivo.

Avevamo già parlato dell’importanza dei festival di cinema come strumento di promozione culturale e del territorio nel nostro video su Animaphix di Bagheria ed oggi torniamo a raccontarvi e a parlarvi di un altro festival molto interessante e unico nel suo genere: La Rassegna del Documentario e della comunicazione Archeologica di Licodia Eubea.

Licodia Cinema Archeologia

Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, sono i direttori artistici del festival e ci hanno raccontato, lungo le strade del bellissimo borgo di Licodia Eubea, come sono arrivati alla realizzazione di questo evento che nel suo ottavo anni di vita sta avendo sempre più visibilità e suscitando curiosità tda parte di esperti di cinema, archeologia e documentario.

Alessandra ci spiega che il festival è dedicato a quel tipo di cinema che parla di archeologia attraverso  film realizzati con una certa consapevolezza artistica non soltanto divulgativa. Grazie a questo festival il cinema Archeologico arriva in Sicilia con film da tuttto il mondo, in un territorio che non ha distribuzione per questo tipo di cinema.

Per saperne di più guardate il nostro video e non mancate alla VIII edizone della La Rassegna del Documentario e della comunicazione Archeologica di Licodia Eubea.

Noi di Foot Ontheway siamo orgogliosi quest’anno di essere mediapartner di questa manifestazione e auguriamo agli organizzatori un grosso in bocca al lupo!

PER INFO

http://www.rassegnalicodia.it/

Catalogo della manifestazione

GUARDA IL NOSTRO VIDEO!

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Animaphix e il cinema d’animazione in Sicilia

da qualche anno la piccola cittadina nei pressi di Palermo, viene riconosciuta dal mondo del cinema d’animazione d’autore per ospitare un importante e prestigioso festival internazionale: Animaphix International Animated Film Festival.

Bagheria

Bagheria è conosciuta principalmente per essere la città che ha dato i natali all’importante artista Renato Guttuso, ma da qualche anno la piccola cittadina nei pressi di Palermo, viene riconosciuta dal mondo del cinema d’animazione d’autore per ospitare un importante e prestigioso festival internazionale: Animaphix International Animated Film Festival.

Nella cornice delle sue stupende ville, il festival attira personaggi importanti del cinema d’animazione da tutto il mondo.
Il festival, ideato e diretto da Rosalba Colla, offre da ormai tre anni un ricco programma di corto e lungometraggi, ospiti d’eccezione,  retrospettive speciali e registi di fama mondiale.
Il cuore del programma prevede ogni anno il Concorso di cortometraggi d’animazione internazionali, rappresentato da lavori di elevata qualità artistica, provenienti da diverse parti del mondo, insieme ad una particolare attenzione alla sezione Soundscapes, dedicata al paesaggio sonoro nell’animazione.
Durante il suo svolgimento ampio spazio viene inoltre dedicato all’approfondimento sulla storia del cinema d’animazione mondiale attraverso lezioni di storici e critici cinematografici. 
La III edizione di Animaphix, che si è tenuta lo scorso 27 Luglio presso la Villa Cattolica Museo Guttuso,  è stata inoltre caratterizzata da inedite collaborazioni e gemellaggi con altre realtà cinematografiche come il festival Animatou di Ginevra, il Sicilia Queer Film Festival di Palermo e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino.

Un altro aspetto importante all’interno del festival è la realizzazione di Corsi e Workshop di cinema d’animazione per adulti e bambini tenuti da educatori del settore e animatori esperti.
Appuntamento quindi a Bagheria il prossimo Luglio per questo apprezzatissimo Festival che arricchisce di novità e stimoli il nostro territorio.

Eleonora Lambo

Foot Onteway

 

Bremerhaven surprisingly modern on the north sea

Suprisingly nice and modern on the north see coast of Germany at the mouth of the Weser river. Industrial harbour city with a   typical north german center by the old church and the shopping malls that mix themselves with the modern architecture of the Atlantic center and the Klimahaus, a very interesting meteorological center where is possible to learn a lot on the climatic change in the world.


It has the shape of a space boat placed at the water front of the city and gives the best when is lighted after sunset. After a break at the Mediterraneo, an italian style mall with shops and tasty restaurants, a must see is the Zoo am Meer with his starring polar bear, penguins, seals and many wonderful animals. A worth a visit for a weekend trip on the north sea.

For more good impressions follow us on youtube and watch our video on youtube:

Youtube Channel Foot Ontheway

Bremerhaven Video

Hamburg – Miniatur Wunderland

Visiting in Hamburg and the same time visiting the world. Yes, all of this is possible at the Miniatur Wunderland in Hamburg, the largest model railway in the world. Founded in 2006 by a couple of railway model amateurs, the extension of the railway has reached in 2016 15,400km. But it is not only about the length, it is about the detail of the environments and landscape through which the railway runs. Hamburg, Las Vegas, Switzerland, Scandinavia, the last arrived Italy and the amazing airport model which is a real airport only of a smaller size, with the same timetable of Hamburg airport. We had fun searching the through the details of the represented cities and landscapes, people kissing, nude models, scuba cows and so on. Undoubtedly one of the things you can’t miss if you visit Hamburg, and one one the things that should be on everyone’s to do list.  

Camino de Santiago – Day 16 from Santiago to Muxía and Fisterra

Il viaggio continua, oltre Santiago, le mete sono Muxía e Finisterre. La prima per la sua meravigliosa chiesa de la Virgen de Barca costruita direttamente sulla scogliera di fronte al mare, probabilmente posta sul luogo originario del culto ancestrale delle pietre. È uno spettacolo godersi l’infrangersi delle onde sugli scogli a pochi metri dalla facciata della chiesa, tra i massi di pietra conosciuti come rocking delle pietre il cui equilibrio è cosi preciso che basta toccarle per farle oscillare. È il posto perfetto per chi è appassionato di surf e kitesurf e per chi ama trovate scorci indimenticabili da fotografare. A metà giornata ci fermiamo a pranzo al ristorante o de Lolo, la cui mariscata, un piatto misto di pesce e frutti di mare, è letteralmente un miracolo per le papille gustative, cozze in salmoriglio, capesante, datteri di mare, vongole e aragosta. La pausa perfetta per continuare il nostro viaggio da Muxia a Fisterra, il luogo che nel medioevo si pensasse essere la fine del mondo occidentale (Fisterra: Fin da terra). Fisterra è una penisola che si allunga verso occidente alla fine della quale si trova il famoso faro e una bella terrazza naturale da cui godersi il tramonto del sole insieme a tanti pellegrini e turisti che armati di birre e snack attendono lo sparire del sole all’orizzonte. Uno spettacolo della natura in questa giornata calda e limpida di fine Settembre. Prima di arrivare al faro decidiamo di posteggiare e percorrere gli utlimi 5km a piedi, oltrepassando la pietra miliare che indica il mitico km 0,00 del cammino. Il raggiungimento di un traguardo dopo 16 giorni di avventura ed esperienze indimenticabili insieme ad altre persone diventate nostre amiche. 16 giorni di semplicitá, natura e… Vita


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The journey continues over Santiago, to Muxía and Finisterre. The first for its wonderful church of La Virgen de Barca built on the cliff in front of the sea, probably located on a ancient site of the ancestral worship of stones. It’s a sight to enjoy the waves crashing on the rocks a few meters from the facade of the church, among the enchanted boulders known as rocking stones, are large stones that are so finely balanced that the application of just a small force causes them to rock. It’s the perfect place for those who love surfing and kite surfing and for those who love to photograph unforgettable views. At midday we stopped for lunch at the restaurant O de Lolo, whose mariscata is literally a miracle for the taste buds, in vineagre mussels, scallops, date mussels, clams and lobster; the perfect break to continue our journey from Muxia to Fisterra, place that in the Middle Ages was thought to be the end of Western world (Fisterra: fin da terra) Fisterra is a peninsula that stretches out to the west at the end of which lies the famous lighthouse and a beautiful natural terrace from which to enjoy the sunset along with many pilgrims and tourists armed with beers and snacks awaiting the vanishing of the sun on the horizon. A show of the nature in this hot and clear day of end of September. Before arriving at the lighthouse we decided to park and walk the last few 5km walk, encountering the milestone of 0.00 km of the camino de Santiago. The achievement of a target after 16 days of adventure and unforgettable experiences with other people and friends. 16 days of simplicity, nature and …Life

Camino de Santiago – Day 15, one day in Santiago de Compostela

Santiago de Compostela, una città dalla bellezza inaspettata. La cattedrale di Santiago coincide con la fine del cammino dei pellegrini nella piazza dell’Obradoiro di fronte alla facciata barocca della cattedrale. Al nostro arrivo la facciata era semicoperta da impalcature a causa dei lavori di restauro in corso, ma ció non ha tolto nulla alla belezza della chiesa e all’emozione che ci ha travolti una volta arrivati. La facciata è cosi ricca di dettagli e simboli da poter perdersi per ore ad osservarla, come fanno i pellegrini piu stanchi distesi a terra sulla piazza. Una curiosità degna di nota è che questa facciata costruita nel 1700 protegge la facciata medievale danneggiata dalle intemperie nel corso degli anni. Sul lato sinistro della piazza, guardando alla cattedrale, è l’Hotel del los reis catholicos un antico parador medievale con una stupenda facciata. La città è molto ricca di edifici che risalgono all’inizio dell’anno mille. Ogni giorno alle 12:00 e alle 19:30 si svolge la messa e la benedizione del pellegrino, quando si è fortunati si puó anche assistere alla benedizione col botafumeiro l’incensiera piu grande al mondo che viene fatta oscillare come un pendolo sulle teste dei fedeli. Anticamente questo serviva a purificare l’aria della cattedrale con l’ incenso a causa della grande quantitá di pellegrini che da giorni camminavano senza aver possibilità di lavarsi. Oggi è diventata una della attrazioni turistiche di Santiago, che si può ammirare nella messa di tutti i venerdi alle 19:30 oppure a richiesta facendo una donazione di 300euro alla cattedrale. Anche questo è diventato un commercio turistico. Tappa obbligata er i pellegrini è quella all’ufficio di accoglienza ai pellegrini per ottenere la compostela, il documento che attesta che il pellegrino ha effettuato il cammino, per ottenerla bisogna percorrere a piedi almeno gli ultimi 100km ( da Sarria) o 200km in bici. Noi abbiamo fatto due ore e mezza di coda per ottenere l’attestato. Oltre alla cattedrale, le vie del centro storico di Santiago sono tutte da scoprire, tra negozietti, chiese antiche, botteghe di artigiani e ristoranti tipici.​ Prendete un giorno intero per visitare la città, ne vale la pena.

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Santiago de Compostela, a city of unexpected beauty. The Cathedral of Santiago is the end of the journey of the pilgrims at the plaza de Obradoiro in front of the baroque facade of the cathedral. Upon our arrival the facade was partly covered in scaffolding because of restoration work in progress, but this has not removed any of the emotion that has overwhelmed us as we arrived. The facade is a wealth of details and symbols that one can get lost for hours to observe it, as do the more tired pilgrims lying on the ground on the square. A curiosity worth of note is that this facade built in 1700 protects the medieval facade damaged by the weather over the years. On the left side of the square, looking at the cathedral, is the Hotel del los reis Catholicos a medieval parador with a stunning facade. The city is very rich in buildings that date back to the year one thousand.

Every day at 12:00 and at 19:30 there is the Mass and blessing of the pilgrims, when you are lucky you can also witness the Benediction of the botafumeiro the largest incense pot in the world that is swung like a pendulum over the heads of the pilgrims. In ancient times this was used to purify the air of the cathedral with strong incense because of the large amount of pilgrims who walked for days without washing facilities. Today it has become a tourist attractions of Santiago, which can be seen in the Mass every Friday at 19:30 or at request by making a donation of 300euro to the cathedral. Even this has become a touristy business. A obliged stop for the pilgrims is at the welcome office of the pilgrims to get the compostela, the document that certifies that the pilgrim has walked the way, to get it you need to walk at least the last 100km (from Sarria) or to cycle at least 200km. We did two and a half hour queue to get the certificate. In addition to the cathedral, the streets of the historic center of Santiago are to be discovered, including shops, ancient churches, artisan shops and restaurants. Take a whole day to do it, it is really worth the time.

Camino de Santiago – Day 14, ultimate day from O Pedrouzo to Santiago de Compostela

13 giorni di cammino senza sosta, 24km al giorno completati oggi di fronte alla maestosa facciata della cattedrale di Santiago, un’ emozione indiescrivibile arrivati nella piazza della cattedrale, senza parole, soltanto tante emozioni che possono essere esternate in lacrime di gioia, di felicitá e fierezza di aver raggiunto un traguardo che inizialmente sembrava impossibile. 310km di cammino da Leon a Santiago, tra pianure sotto il sole cocente, salite interminabili tra i boschi delle montagne di Leon per raggiungere O Cebreiro, paesaggi incontaminati abbracciati dalla nebbia mattutina e boschi incantati. Le mucche, le galline, i cavalli, la puzza di sterco che dopo un po di giorni non è piu puzza ma profumo di natura vera. La brina del mattino, il vento che ti sbatte in faccia, la pioggia che ti rende difficile il cammino, lo zaino che diventa sempre piu pesante kilometro dopo kimolmetro, le meravigliose persone che ci hanno accolto, consigliato, che ci hanno accompagnato che hanno condiviso con noi questo viaggio-esperienza unico al mondo. La natura, l’ anima che abbiamo riscoperto, la bellezza di ció che ci circonda, il cibo tipico e il vino di casa, l’architettura medievale, le case rurali, le chiesette di campagna e le stalle. I sentieri, i ruscelli, i fiumi, le montagne , valli e precipizi, la menta selvatica il rosmarino e i fiori di mille colori. I sentieri di terra battuta, di pietra, i percorsi lungo l’asfalto, tra i campi e le pitaggioni di mais. 310km di poesia, 310km che purtroppo sono finiti anche se non ci dispiace sapere di non dovere camminare ancora per ore e di non doversi svegliare prima dell’ alba domani mattina. 310km di vita, di riflessioni, di leggerezza, di risate felici, di sole e di luce di vita che speriamo porti novità positive una volta tornati a casa, nella realtà di tutti i giorni. Il cammino di Santiago è l’Esperienza della vita con la E maiuscola. Preparate lo zaino e partite ovunque voi siate…Y ahora fiesta 🙂


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A 13-day walk without stops, 24km a day completed today in front of the majestic facade of the cathedral of Santiago the Compostela, an unbelievable emotion once arrived in the cathedral square; no words to describe it, just a lot of emotions that can be expressed in tears of joy, of happiness and pride in having reached a goal that seemed impossible initially. 310km walk from Leon to Santiago, between plains under the scorching sun, endless climbs through forests on the mountains of Leon to reach O Cebreiro, dream landscapes embraced by the morning fog and enchanted forests along the way. Cows, hens, horses, donkeys and  dung stench whose smell after some days is no longer an issue, though the scent of nature. The frost in the morning, the wind that slaps you in the face, the rain that makes walking even more difficult, the backpack that becomes heavier kilometer after kilometer, the wonderful people who welcomed us, recommended us, who accompanied us who shared with us this unique experience. The nature, the soul that we rediscovered, the beauty that surrounds us, the typical food and the house wine, the medieval architecture, the rural homes, country churches and stables. The trails, streams, rivers, mountains, valleys and precipices, wild mint and rosemary, the flowers in many colors. The dirt paths, stone paths along the asphalt, between the fields and the green and yellow corn fields. 310km of poetry, which, unfortunately, we regret are over although we are pleased to know not to have to walk for hours and not having to wake up before dawn tomorrow morning. 310km of life, of reflections, of lightness, of happy laughter, sunshine and light of life that we hope will bring positive changes once back home, in every day life. The Camino de Santiago is the experience of life. Prepare your backpack wherever you are and go … Y ahora fiesta 🙂

Camino de Santiago – Day 13 from Arzúa to O Pedrouzo

Penultima tappa da 20km quasi volando, non sentiamo neanche la strada sotto i piedi passando per boschi di eucalipto e campi di girasole. Non si sentino piú dolori e fatica, e la mente sembra perdersi tra i pensieri e l’esperienza degli ultimi giorni. Santiago si avvicina ed è solo a 20 km di distanza da noi. Vorremmo che il viaggi contnuasse ancr per diverse tappe, ma nello stesso tempo non stiamo nella pelle per provare l’effetto che ci farà arrivare a Santiago. Abbiamo passato un’altra bella serata con gli amici del cammino, questi bei momenti saranno tra quelli che ci rimarranno nel cuore.


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Penultimate stage of 20km as we are flying, not even feeling the road beneath our feet through eucalyptus forests and sunflower fields. The pain is not there anymore and the mind is like lost through the thoughts and the experiences of the last days. Santiago approaches and is only 20 km away from us. We would like the travel further for several stages, but at the same time we are not in the skin to feel the effect as we will get to Santiago. We spent another wonderful evening with friends of the camino, these good times will remain in our heart.

Camino de Santiago – Day 12 from Melide to Arzúa

Tappa #12 da Melide a Arzua, una delle tappe più corte del cammino, con brevi salite e paesini a ogni 4 km di distanza. Questa zona, soprattutto attorno ad Arzúa detiene il record per numero di mucche pro capita in tutta la Spagna, cosa che possiamo confermare visto il numero di mucche e agnellini che abbiamo incontrato oggi durante il nostro cammino. Anche il numero di cani è abbastanza alto, fortunatamente nessuno di loro è aggressivo; si avvicinano per curiositá, anche perchè nel nostro gruppo cammina un cucciolo di 7 mesi, senza aver creato mai problemi. Alcuni di questo cani sono veramente grandi, per poter tenere a bada le grandi mucche di queste zone. Arrivati ad Arzúa paesino molto piccolo, con più ostelli che abitazioni, ci fermiamo a pranzare al ristorante Casa Chelo, il cui menù ci ha veramente incantanto sia per qualità che quantità, tutto preparato in casa da una signora che sembra essere la nonna della famiglia: croquette miste; tostada con fois, cipolla e mela; tostada di noci e bacon, stufato di stinco di maiale con patate, cinghiale con salsa di vino, patè di mela e purè e, per chiudere, una tarta di queso al forno. Insomma, gli ultimi due giorni sono stati all’insegna delle scoperte culinarie della Galizia, che ci hanno veramente sbalordito.


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Stage # 12 of the camino from Melide to Arzúa, one of the shortest stages of the journey, with short climbs and villages in every 4 km. This area, especially around Arzúa holds the record for number of cows per capita in the whole Spain, which we can confirm seeing the number of cows and lambs that we met today during our journey. Also the number of dogs is high enough, but fortunately none of them is aggressive, they use to come closer for curiosity, also because in our group walks with us a 7-month-old puppy, but never made problems during our walk. Some of the dogs are really big to be able to hold off the big cows in these areas. Once in Arzúa, very small town, with more hostels than houses, we stop for lunch at the restaurant Casa Chelo, whose menu has really enchanted us both  for quality and quantity, everything homemade by a lady who I would say to be the grandmother of the family: croquetas Mistas; tostada with liver fois, onion and apple;toastada with chestnut and bacon; stewed pork shank with potatoes; wild boar with wine sauce, smashed apple and purè and, to close the meal, a tarta of queso baked. In short, the last two days were dedicated to the culinary treasures of Galicia, we were really stunned by the results.

Camino de Santiago – Day 11 from Palas del Rei to Melide

Stage #11 del camino. Abbiamo deciso di fare una tappa corta per riposare le gambe e approfittarne di una visita piú lunga nel paesino di Melide, famoso per il pulpo alla Gallega. Il tragitto di 15km è abbastanza facile con continue salite e discese attraversando boschi che sembrano incantati, dentro l’atmosfera mistica creata dalla nebbia che ci accompagna nelle mattine degli ultimi giorni. Da Sarria in poi abbiamo incontrato molti altri pellegrini ed è molto raro rimanere soli sul cammino senza un altro pellegrino a vista a meno di 20 metri. Chi ha iniziato a Sarria a soli 100km da Santiago si riconosce per gli zainetti piccoli, l’assenza di abbronzatura a livello dei calzoncini come per chi ha camminato sotto il sole per giorni e giorni e la freschezza muscolare di chi ha appena iniziato ed è pieno di energia. Vista la grande quantità di pellegrini, qiest’ultimo tratto diventa piú turistico, con negozietti e bancarelle molto piu presenti lungo il cammino e i prezzi degli ostelli e Albergues che aumentano di kilometro in kilometro. Abbiamo ricevuto un timbro molto speciale a circa 55km da santiago nel posto in cui anno fabsi trovava il cosiddetto bosco del pellegrino. Il timbro consiste in un sigillo di piombo a cui è attaccata una chiavetta e le donazioni andranno alla ricerca per gli invalidi.

Punto forte di questa tappa sono sicuramente le soste culinarie a Melide: per pranzo ci siamo fermati da Casa Alongo, l’unico posto in cui si puó mangiare un buonissimo hamburger di polipo, oltre agli altri piatti tradizionali assolutamente preparati in casa dalla cuoca moglie del proprietario che si intrattiene ogni tanto tra i clienti. Ci ha anche proposto di insegnarle a cucinare il ragú :). Dopo una siesta rigenerante facciamo un breve giro del paese prima di andare a cena alla Pulperia Ezequiel, in cui mangiamo il Pulpo alla Gallega e i Pimientos de Padron, il tutto accompagnato da vino bianco Ribeiro e un vino rosso della casa. Ogni giorno vengono cucinati più di 300kg di Pulpo. Per 12,5Euro ci siamo riempiti per bene. Le condizioni metereologiche vanno peggiorando in questo inizio di autunno, fuori comincia a piovere e domani la pioggia potrebbe rendere la tappa per Arzuá molto dura. Sicuramente il cibo originale di questa tappa ha alimentato la nostra motivazione per gli ultimi tre giorni di cammino.


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Stage # 11 of the camino. We decided to make a short stage today to recover our legs and take advantage of a more extended visit in the village of Melide, famous for the Pulpo a la Gallega to. The journey of 15km is pretty easy with continuous climbs and descents through enchanted forests into the mystical atmosphere created by the fog that accompanies us already in the morning of the last days. From Sarria on we encountered many other pilgrims and being very rare to be alone on the path without pilgrims at less than 20 meters walking distance. Who started in Sarria, only 100km from Santiago, can be recognized for the small backpacks, the absence of suntans under the shorts as for those who have walked in the sun for days and the muscle freshness of those who has just started and is full of energy. Given the great number of pilgrims, these last stages suddenly become more touristy, with shops and stalls much more present on the road and prices of hostels and Albergues that increase kilometer by kilometer. We received a very special stamp at around 55km from Santiago in the place where many years ago was the so-called pilgrim forest. The stamp consists of a lead seal to which is attached a small key. The donations for this seal will go to a community of disabled.

The highlights of this stage are definitely the culinary stops in Melide: for lunch we stopped by Casa Alongo, the only place on the way where you can eat a delicious octopus burger, as well as other traditional dishes absolutely home made by the wife of the owner who likes to entertan occasionally her customers “la mejor comida del camino”. She also proposed us to teach her how to cook ragout :). After a refreshing siesta we took a brief tour of the town center before going for dinner at Pulperia Ezequiel, to eat Pulpo a la Gallega and the Pimientos del Padron, all accompanied by white wine Ribeiro and a red house wine. Everyday they cook more than 300kg of Pulpo. For 12,5Euro we filled our bellies for good. The weather conditions are getting worse as we are in the beginning of autumn, it starts to rain and tomorrow rain could make the stage to Arzua very tough. Surely the original food of this stage has fueled our motivation for the last three days of walking.